Contenzioso Condominiale e Risoluzioni Davanti al Giudice
Come risolvere davanti all’autorità giudiziaria liti e dissapori condominiali
Indice
Chi è abituato ad abitare in un condominio sa perfettamente che esistono norme e regole da rispettare per il buon vivere comune.
La convivenza d'altronde porta con sé tutta una serie di aspetti positivi come le garanzie di sicurezza e l'avere a disposizione un amministratore condominiale che si occupa di sbrigare le pratiche e gestisce le parti comuni, occupandosi di lavori di ripristino e problematiche varie, consentendo ai condomini di risparmiare tempo.
Non sono però rari i casi che portano a liti fra condomini o a dissapori fra condomini ed amministratore, liti fra condomini e terzi.
Oggetto del contendere di norma sono le parti comuni dell'edificio, o la gestione di taluni problemi, ed è così che si genera quello che abitualmente identifichiamo come contenzioso condominiale, che di norma si risolve davanti all'autorità giudiziaria.
Se è il condominio ad avviare l'azione la lite viene considerata attiva, nel caso in cui è il condominio che deve difendersi dalle richieste di terze persone la lite è considerata passiva.
Spetta al giudice regolare il contenzioso in base alle norme contenute nel codice civile ad esempio laddove si parla di servitù e rapporti di vicinato.
Ogni contenzioso condominiale è una storia a sé
In realtà ogni contenzioso condominiale è una storia a sé e numerose le situazioni che lo generano.
In alcuni casi per far fronte alla diatriba l'amministratore condominiale può agire di propria iniziativa in via giudiziale, senza dover per forza di cose ascoltare il parere dei condomini riuniti in assemblea. Di norma si tratta di casi in cui è necessario agire tempestivamente e con immediatezza.
In altri casi invece l'amministratore preso atto del contenzioso convoca un'assemblea alla quale chiedere una sorta di mandato per agire. Nella seconda ipotesi si tratta di casi non urgenti fra i quali potremmo trovare la presenza di forti odori, vibrazioni o rumori e l'immissione di fumi.
Una copertura assicurativa a protezione del condominio
In base alla riforma del Codice civile in materia di condominio sono state introdotte diverse novità quali ad esempio le mansioni che sono a carico dell'amministratore.
Fra queste troviamo la responsabilità dell'amministratore di stipulare una polizza assicurativa a favore del condominio, talvolta anche senza aver ottenuto il nulla osta dall'assemblea soprattutto se nel regolamento condominiale la copertura assicurativa non viene neppure menzionata.
In relazione alle parti comuni la domanda che ci si pone più frequentemente è questa: "Perché Stipulare una Polizza Condominio?"
Qui puoi calcolare il preventivo per l'assicurazione condominio e ottenere informazioni a riguardo.
Per garantirsi una copertura ad hoc sull'intero stabile è necessario disporre di una polizza globale fabbricati.
Le necessità di caseggiato sono molteplici così come i danni che si possono verificare a partire dall'ipotesi di un incendio, alle perdite d'acqua, ai danni che sono la diretta conseguenza di manifestazioni pubbliche ai danni provocati da eventi naturali, alla responsabilità civile verso terzi.
Godendo di una copertura assicurativa i condomini non dovranno tirare fuori di tasca propria il denaro per effettuare le riparazioni dei danni coperti da assicurazione.
Chi paga l'assicurazione sul fabbricato
Una volta sottoscritta la polizza più adeguata non resta che pagare il relativo premio, che sarà a carico di tutti i condomini in misura proporzionale ai millesimi di proprietà o secondo altri criteri stabiliti dal regolamento condominiale.