Le nuove normative condominiali

Data pubblicazione: 2015-05-28
Tempo di lettura stimato: 2 minuti
Le nuove normative condominiali

Ecco cos'è cambiato nelle normative condominiali

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Per oltre 70 anni la vita dei circa 30 milioni di Italiani che vivono in un condominio era sempre stata la stessa, fino a che nel giugno del 2013 con l'entrata in vigore della riforma del condominio (legge n.220/2012) le regole per gli amministratori, le assemblee condominiali e la gestione economica sono state cambiate. Sicuramente queste regole si appropriano di molti "pro" in quanto quella ventina di articoli contenuti nel codice civile rimasti invariati dal 1942, sono stati finalmente aggiornati rispecchiando quella che è la realtà odierna. Ma dall'altro canto non mancano sicuramente alcuni punti discutibili.  
  • L'amministratore diventa obbligatorio quando ci sono più di 8 condomini. Resterà in carica per circa 2 anni e non deve avere assolutamente nessun tipo di precedente penale. Inoltre deve avere un diploma di scuola superiore e, a meno che non abbia già svolto la professione in precedenza per oltre un anno, deve aver frequentato un corso di formazione specifico. Inoltre se il condominio ha più di 11 unità immobiliari, il suo operato può essere controllato da un consiglio di condominio costituito da 3 membri. E infine, ma non per importanza, deve necessariamente aver stipulato una polizza responsabilità civile professionale
  • Per quanto riguarda le assemblee condominiali cambiano i quorum per la validità dell'assemblea condominiale e delle sue delibere.
  • Finalmente sarà vietato vietare la presenza di animali domestici nelle abitazioni.
  • Dall'altra parte invece da ora è permesso ad ogni singolo condomino di installare un impianto di ricezione radiotelevisiva, comunemente chiamata parabola, che però potrebbe andare ad intaccare l'estetica della facciata.
  • Qualora si richiedesse una qualsiasi manutenzione straordinaria il condominio è obbligato a costituire un fondo speciale di importo pari all'ammontare dei lavori.
  • Per l'impianto di energie rinnovabili (pannelli solari etc.) non è necessaria l'autorizazzione ufficiale nell'assemblea di condominio.
  • Ogni condomino potrà finalmente staccarsi dall'impianto di riscaldamento centralizzato, qualora il suo appartamento non risulti abbastanza riscaldato per problemi tecnici all'impianto condominiale.
  • E infine, tramite assemblea, si può decidere l'apertura di un sito web condominiale curato dall'amministratore dove potranno essere pubblicati i verbali, le delibere e tutto ciò che il condomino ritiene utile controllare, attraverso l'accesso con una password personale.
È bene ricordare che chiunque non rispetti il regolamento del condominio può essere sanzionato con delle multe che vanno dai 200 agli 800 euro.