Scarseggiano le Ispezioni e Aumentano le Morti sul Lavoro

Data pubblicazione: 2020-02-25
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Scarseggiano le Ispezioni e Aumentano le Morti sul Lavoro

Gli incidenti sul lavoro sono sempre in agguato e in alcuni casi possono avere gravi conseguenze. L'assicurazione potrebbe proteggerti

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Nel 2019 le morti sul lavoro sono state circa 1000, un dato in leggera flessione rispetto al 2018, ma comunque grave. Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono dovuti a scarsa sicurezza sul lavoro e ispezioni molto blande. Ecco il panorama in Italia.

Sicurezza sul lavoro e ispezioni in Italia

I dati sulla sicurezza sul lavoro in Italia sono molto preoccupanti, infatti oltre le morti devono essere segnalati gli infortuni che nel 2019 sono stati 590.000, un dato particolarmente elevato che non tiene in considerazione gli incidenti non segnalati all'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni Lavoro). A questi numeri devono essere aggiunti gli infortuni capitati a personale non coperto da assicurazione INAIL, ad esempio i vigili del fuoco. A questo quadro comunque grave devono ancora essere aggiunte le patologie professionali ad esempio quelle dovute all'esposizione ad agenti inquinanti che costituiscono un grave problema per la salute.

Dove sono più frequenti gli infortuni?

Analizzando i dati si scorge che i sinistri sul luogo di lavoro sono più frequenti al Centro Italia e al Sud, mentre al Nord rispetto al 2018 vi è una riduzione degli incidenti. Il record negativo con un aumento degli infortuni spetta alla regione Puglia, mentre la regione dove si fa di più per la sicurezza sul lavoro è il Veneto e infatti in questa regione si nota un importante calo delle denunce di incidenti sul luogo di lavoro.

La mancata sicurezza sul lavoro è un rischio di impresa

A rendere l'ambiente di lavoro poco sicuro è la mancata adozione e il mancato rispetto delle normative a tutela della salute. Le stesse infatti vengono affrontate da molte aziende come se fossero delle spese senza considerare i costi connessi ad un eventuale infortunio. Questo espone l'azienda a controlli, a risarcimenti, alla perdita di professionalità qualificate, ecco perché l'infortunio è considerato una voce dei rischi di impresa. Ad esempio ricorre spesso il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale e collettivi utili a rendere il luogo di lavoro più sicuro anche quando le professioni sono rischiose. Un settore infatti in cui spesso si verificano sinistri è quello edile. Particolarmente esposto è anche il settore metalmeccanico e l'industria chimica. Nell'ultimo caso ad essere pericolose sono le esalazioni di sostanze tossiche. Indipendentemente dal tipo di attività posta in essere in azienda, è sempre utile predisporre corsi di formazione e aggiornamento per i vari dipendenti dei diversi rami aziendali. É dimostrato che la presenza in azienda di personale qualificato anche nella gestione del rischio può aiutare a diminuire gli incidenti sul lavoro, infatti il decreto legislativo 81 del 2008 dispone che ogni azienda deve avere un Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), solo in limitati casi legati alla dimensione aziendale tale ruolo può essere assunto dal datore di lavoro, che deve comunque seguire corsi di formazione specifica. Negli altri casi tale ruolo può essere assegnato a un terzo oppure a un dipendente, che deve seguire specifici corsi di formazione. Infine, per evitare che nonostante tutte le cautele, il verificarsi di un sinistro o una patologia professionale possano mettere a rischio l'azienda, è bene munirsi di una polizza assicurativa che copra tali rischi.

Decreto legislativo 81 del 2008

Le norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro sono contenute nel decreto legislativo 81 del 2008, questo stabilisce anche cosa si intende per sicurezza sui luoghi di lavoro e in particolare si tratta di una condizione nella quale i lavoratori possono svolgere le loro mansioni senza incorrere in pericoli di alcun genere. É obbligo del datore di lavoro disporre le misure idonee ad evitare i pericoli inerenti i singoli settori e le singole mansioni. La normativa dispone la possibilità di mettere in atto delle visite ispettive per valutare se effettivamente le aziende adottano tutte le misure previste dalle normative di settore. In realtà per le aziende i controlli, o meglio le ispezioni dovrebbero essere viste come momenti idonei a migliorare il proprio business perché un investimento in sicurezza è in grado di proteggere il valore dell'azienda. In realtà così non è e per molti le ispezioni sono un vero e proprio incubo.

Come aumentare la sicurezza sul lavoro senza ispezioni

Molto importante nella gestione del rischio è la presenza di personale quali i medici del lavoro, infermieri e tecnici della prevenzione che sul luogo di lavoro si occupano di determinare i rischi specifici e attivarsi al fine di disporre un adeguato piano di prevenzione e controllo anche sul corretto impiego dei sistemi preventivi. Non mancano casi in cui pur essendo presenti in azienda i dispositivi per la protezione individuale, gli stessi non vengano adoperati dagli addetti in quanto ritenuti fastidiosi. Questo avviene per i caschi, le scarpe antinfortunistiche, le mascherine e altri presidi da indossare. Anche in questo caso delle ispezioni frequenti sui luoghi di lavoro potrebbero aiutare a migliorare l'ambiente lavorativo e a renderlo più sicuro.

Perché stipulare una polizza assicurativa

Resta da ribadire che per le aziende un eventuale infortunio sul luogo di lavoro espone a molti rischi. É vero che l'assicurazione INAIL provvede a tutelare economicamente il lavoratore che momentaneamente, o in modo permanente, non può riprendere il lavoro, ma è anche vero che spesso tale risarcimento o sussidio non basta perché vi sono ulteriori responsabilità dell'azienda che espongono al'eventualità di dover versare ulteriori risarcimenti e di conseguenza espongono al rischio di veri fallimenti d'impresa. Per evitare conseguenze disastrose le aziende possono stipulare ulteriori polizze assicurative . Queste sono consigliate in particolar modo alle imprese che per la tipologia di mansione e per le lavorazioni eseguite sono maggiormente esposte al rischio di incidenti sul luogo di lavoro e a gravi danni per i dipendenti.