Affitto Temporaneo e con Riscatto: Quando Conviene
Scopri tutto sull’affitto temporaneo: come funziona, a chi e perché conviene
Indice
Tra le varie possibilità di contratto di affitto, la legge italiana prevede quello di affitto temporaneo o transitorio.
Si tratta di un accordo tra le parti che prevede l’affitto dell’immobile per un tempo molto breve.
Il contratto di affitto temporaneo infatti ha una durata minima di 30 giorni e può arrivare ad un massimo di diciotto mesi.
Quando può essere stipulato un affitto a breve periodo
Un contratto affitto breve può essere stipulato quando il locatore o il conduttore (o entrambi) hanno l’esigenza di affittare o prendere in affitto l’immobile per un arco di tempo limitato.
La natura transitoria dell’accordo però deve essere chiara ed indicata nello stesso contratto, allegando anche la documentazione che ne attesti la validità.
Ad esempio un affitto temporaneo può essere richiesto dal proprietario dell’immobile se questi dovesse avere la necessità di vendere l’immobile entro un breve lasso di tempo. Può richiedere l’affitto a breve periodo anche il proprietario che debba cedere a stretto giro l’immobile ad un familiare oppure nel caso debba eseguire lavori di ristrutturazione.
Può richiedere un contratto di affitto breve l’affittuario che debba ad esempio prestare cure o assistenza a familiari in una località distante dalla propria residenza oppure abbia un contratto di lavoro a scadenza oppure un trasferimento in corso.
Può chiedere inoltre un affitto temporaneo anche l’affittuario che inizia una ristrutturazione nella propria abitazione i cui lavori la rendano inutilizzabile oppure chi ha acquistato un immobile non ancora assegnato.
La validità di un contratto di affitto temporaneo
Per essere considerato valido, un contratto di affitto breve deve contenere a chiare lettere la condizione per la quale viene richiesto.
Attenzione poi agli obblighi del proprietario che dovrà confermare le condizioni e il contratto stesso con una raccomandata.
Per stipulare un affitto a breve periodo inoltre è obbligatorio versare un deposito cauzionale che in genere corrispondente a due mensilità ma può arrivare anche a tre mensilità.
Rinnovare un contratto di affitto breve
Il contratto di affitto temporaneo può essere rinnovato solo se rimane ancora in piedi la condizione per la quale lo stesso contratto è stato stipulato.
Il rinnovo va fatto con raccomandata A/R da inviare prima della scadenza del termine contenuto nel contratto stesso.
Attenzione perché nel caso non vengano rispettate queste condizioni, il locatore potrebbe anche adottare un contratto di affitto standard della durata di 4 più 4 anni.
Quale tipologia di affitto a breve periodo
Come per i contratti standard 4 più 4, anche l’affitto temporaneo può essere stipulato a canone libero o a canone concordato. Tutto dipende dalla zona nella quale l’immobile è situato.
Nel caso del canone concordato infatti questo varia da zona a zona a seconda degli accordi presi tra associazioni e organizzazioni di rappresentanza dei proprietari e degli inquilini.
Attualmente le zone che consentono il canone concordato sono quelle delle città metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Genova, Venezia, Bologna, Bari, Palermo e Catania.
Nel canone libero invece proprietario e affittuario concordano l’importo del canone mensile senza vincoli e obblighi versando l’imposta di registro pari al 2 % del canone.
Nel caso del canone concordato l’imposta è ridotta ed è pari al 1,4% (con qualche variazione nel caso degli affitti transitori).
Nel caso del canone concordato varia anche l’imponibile che solitamente viene stabilito in regime più agevolato rispetto ad esempio alla cedolare secca del 22%.
Da considerare infine che affittuario e proprietario possono tutelarsi con una polizza ad hoc.
Basta infatti fare una ricerca online per capire il costo di una assicurazione affitto e tutelarsi con il prodotto che meglio si addice alle proprie esigenze.