Risarcimenti danni per fulmine: come può tutelarsi il consumatore

Data pubblicazione: 2020-03-12
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Risarcimenti danni per fulmine: come può tutelarsi il consumatore

Su chi ricade la responsabilità in caso di danni provacati da fulmini e tuoni. Ecco come può tutelarsi il consumatore.

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I temporali improvvisi, soprattutto quelli estivi, destano sempre molto fascino. Vedere fulmini e lampi che illuminano e squarciano i cieli è davvero spettacolare però siamo decisamente in tanti a sottovalutare i pericoli che questi maestosi fenomeni naturali possono rappresentare per le persone e per gli stessi edifici.

Cosa sono i fulmini e come fanno a causare danni agli edifici

Un fulmine è un fenomeno atmosferico collegato all'elettricità intrinseca dell'atmosfera e, tecnicamente, consiste in una scarica molto forte tra due punti che possono trovarsi all'interno della stressa nube o tra una nube e il suolo. La scarica di corrente generata da un fulmine varia tra i 10 e i 200 kiloampere e nulla può escludere che questa energia possa cadere proprio sugli immobili in cui abitiamo causando gravi danni agli edifici e ai dispositivi connessi alla rete elettrica. È bene ricordare che poiché tutto ciò si verifichi non è necessario che il fulmine cadi proprio sull'edificio in quanto la sua forza dirompente può passare attraverso la rete elettrica, la linea telefonica e quella televisiva, attraversando l'antenna. Ma cosa succede se, durante un acquazzone o un temporale, un fulmine cade proprio sulla nostra abitazione o a pochi metri da questa e causa dei danni? Chi li risarcisce? Prima di fornire una risposta a queste domande, vediamo quali precauzioni possiamo prendere per proteggere la nostra casa dal pericolo dei fulmini.

Come proteggere l'impianto elettrico dai fulmini

Le probabilità che un fulmine colpisca proprio il nostro edificio non sono moltissime ma è sempre meglio azzerare qualsiasi rischio. La migliore protezione esterna dai fulmini rimane sempre il buon vecchio parafulmine costituito da un'asta metallica in ferro all'estremità della quale viene montata una punta composta da rame e ottone e una fune metallica conduttrice che collega il dispositivo parafulmine alla terra. Oggi, sul mercato, esistono diversi modelli di impianti parafulmine tra i quali poter scegliere. Inoltre, nel quadro elettrico di distribuzione si può installare una protezione interna contro i fulmini che prende il nome di scaricatore e che ha la funzione di difendere l'impianto anche se un fulmine cade sul territorio circostante la propria abitazione (fino ad 1,5 chilometri di distanza).

Quali comportamenti precauzionali adottare per limitare i rischi di danni da fulmini

Oltre a parafulmini e scaricatori, per cercare di limitare al massimo i rischi di danni da fulmini, bisogna adottare determinati comportamenti precauzionali come sostituire le prese comuni con quelle a basse voltaggio. Inoltre, nel corso di un temporale occorre:

  • chiudere porte e finestre;
  • staccare tutti i dispositivi elettrici (TV, lavastoviglie, lavatrice, ferro da stiro, PC desktop, ecc.) dalle prese di corrente;
  • utilizzare telefoni cordless o cellulari non in carica.

Danni da fulmini: chi è tenuto a pagare il risarcimento

I fulmini possono causare gravi danni legati a blackout o sbalzi e guasti alle apparecchiature connesse alla rete elettrica o telefonica. Quando accadono eventi di questo genere non rimane che calcolare i danni e capire chi deve pagarli. Molti sono convinti che questi siano a carico del proprietario dell'edificio o dell'immobile colpito ma non è sempre così. Una recente sentenza n. 1089 del giudice di pace di Palermo ha sottolineato che i danni derivanti da fulmini e sbalzi di corrente non sono sempre ed esclusivamente a carico del proprietario bensì risponde anche la società elettrica. Questo accade perché i fulmini conseguenti a temporali sono fenomeni naturali che non rientrano tra le cause di forza maggiore capaci di escludere qualsiasi forma di responsabilità a carico dell'azienda fornitrice di energia elettrica.

Cosa fare per chiedere il risarcimento dei danni alla società elettrica

Colui che intende farsi risarcire i danni deve presentare reclamo alla propria compagnia elettrica compilando il modulo che generalmente è disponibile sul sito ufficiale oppure inviare una PEC o una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indicando il motivo, la durata dell'eventuale disservizio e l'entità dei danni subiti. La società fornitrice di energia elettrica ha 40 giorni di tempo per rispondere. Questo è quanto succede in teoria, in realtà nella pratica è raro riuscire ad ottenere il risarcimento da parte delle compagnie fornitrici di energia in quanto è molto difficile per il privato cittadino dimostrare il nesso di causalità tra l'interruzione della corrente e il danno subito. In più le società, nel caso in cui il danno venga lamentato da un singolo cittadino, sono orientate nel senso di affermare che questo è stato causato da un impianto già difettoso e non dal momentaneo disservizio. Nel caso dei dispositivi elettronici e degli elettrodomestici è possibile sottoscrivere un'apposita polizza assicurativa al momento dell'acquisto che mette al riparo da eventuali guasti e danni provocati da fulmini.

Limitare i danni da fulmine stipulando una polizza assicurativa

In ragione delle esigue possibilità di ottenere un risarcimento danni direttamente dalla società fornitrice di energia elettrica, moltissimi italiani decidono di sottoscrivere un'apposita polizza assicurativa. MioAssicuratore propone e compara le offerte delle migliori compagnie assicurative sulle polizze casa, in particolare quelle da incendio, che prevedono il rimborso dei danni subiti in seguito ad un corto circuito dell'impianto elettrico dovuto a fulmini.