Pagamento con Voucher: le Novità del 2017
Cosa succede adesso a proposito di pagamento con voucher
Indice
A partire dal 10 luglio l’Inps ha avviato la nuova procedura per il pagamento con voucher.
La normativa favorisce la tutela dei lavoratori e dei datori di lavoro, al fine di scongiurare gli abusi connessi all’impiego dei vecchi voucher.
Sono previste due possibilità di utilizzo a seconda che il datore di lavoro sia una persona fisica oppure un imprenditore o un libero professionista.
Nel primo caso la formula prescelta è il libretto famiglia (Lf) che potrà essere impiegato per retribuire lavori domestici, lezioni private e assistenza domiciliare.
Aziende, lavoratori autonomi, associazioni, enti privati e pubblici dovranno attivare invece il cosiddetto contratto di prestazione occasionale (Cpo).
Come funziona il pagamento dei voucher
Per attivare entrambe le procedure, persone fisiche e imprese dovranno accedere alla piattaforma digitale appositamente predisposta dall’Inps. Attraverso la stessa potrà essere versato l’importo per il pagamento della prestazione.
La somma sarà destinata a un portafoglio elettronico e sarà comprensiva degli oneri di gestione e dei contributi.
A seconda del tipo di contratto, cambiano anche le modalità per comunicare la prestazione. Nel caso del libretto famiglia, la stessa andrà denunciata entro il giorno 3 del mese successivo, anche a prestazione già avvenuta.
La comunicazione dovrà essere fatta in forma preventiva nel caso del contratto di prestazione occasionale, con almeno 60 minuti di anticipo.
Quali sono i limiti del pagamento con voucher?
La normativa prevede limiti specifici riguardo la durata della prestazione, nonché a livello economico.
Ogni lavoratore non potrà superare la soglia dei 5.000 euro annui retribuiti con voucher e lo stesso limite è fissato a 2.500 euro con riferimento al singolo datore di lavoro.
Da parte sua, quest’ultimo dovrà mantenersi al di sotto della soglia di 5.000 euro annui prendendo in considerazione la totalità dei lavoratori interessati.
Nel corso dell’anno civile, dal 1° gennaio al 31 dicembre, la durata della prestazione dovrà ammontare a un massimo di 280 ore complessive.
Contratto voucher: i diritti del lavoratore
I nuovi voucher introducono un maggiore livello di tutela del lavoratore occasionale.
Quest’ultimo avrà diritto a pause e riposi settimanali e a un riposo giornaliero. Allo stesso tempo però si consiglia anche di stipulare una polizza per lavoratori e per le malattie professionali e all’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia.
Sono previste inoltre soglie minime di retribuzione. Nel caso del libretto famiglia è fissato un compenso minimo di 10 euro l’ora, comprensivo di contribuzione alla gestione separata, premio assicurativo Inail e oneri gestionali.
Il compenso giornaliero con la formula del Cpo non potrà scendere sotto i 36 euro, anche nel caso di prestazioni con durata inferiore alle quattro ore.
Oltre le quattro ore scatta una retribuzione minima di 9 euro a cui vanno sommati oneri e contributi per un totale di 12,29 euro l’ora.