Regime Forfettario, Come Funziona e Cosa Prevede?

Data pubblicazione: 2017-09-22
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Regime Forfettario, Come Funziona e Cosa Prevede?

Tutte le novità in materia di regime forfettario 2017

Indice

Il regime forfettario è un regime fiscale particolare. Entrato in vigore con la legge 190/2014 è andato a sostituire, di fatto, il regime dei minimi.

Lo scopo di questi regimi fiscali è quello di agevolare gli operatori economici di ridotte dimensioni.
Quindi i liberi professionisti o le piccole imprese che rientrano nei termini definiti dal regime forfettario possono avvalersi di questa agevolazione fiscale e pagare un forfait fisso, da qui il nome che lo caratterizza.

Rispetto alla professione esercitata o all’area merceologica in cui opera l’azienda, sono pattuite delle soglie di reddito entro le quali si può usufruire del pagamento fisso delle tasse.
Così facendo si evita di pagare le tasse in base al fatturato, come avviene in tutti gli altri casi esclusi che non beneficiano del regime agevolato.

Qual è il limite di ricavo per rientrare nel regime forfettario?

Per usufruire del regime forfettario il limite di ricavi imposto va da un massimo di 25.000€ a un minimo di 5.000€, a seconda dell’attività esercitata, con un tetto alle spese non superiore ai 5.000€ lordi e un costo complessivo dei beni strumentali entro i 20.000€ al lordo degli ammortamenti.

Per stabilire a quale regime forfettario si appartiene, bisogna far riferimento al proprio codice Ateco. Questo codice è una combinazione alfanumerica che identifica l’attività economica; dove le lettere indicano il macro-settore economico mentre i numeri, da 2 a 6 cifre, stanno a rappresentare le articolazioni e le categorie dei settori stessi, secondo lo stesso criterio di classificazione adottato dall’ISTAT.

Grazie al codice Ateco sarà così possibile individuare la soglia massima di reddito prevista per il settore economico nel quale si opera e poter così verificare la possibilità di rientrare, o meno, nel regime forfettario.

Regime forfettario 2017, quali novità ci sono

Rispetto al 2015, la legge di Stabilità ha aumentato la soglia dei ricavi e ampliato il numero di soggetti che possono accedere al regime forfettario 2017.

Oltre alle soglie dei ricavi già viste sopra, il regime forfettario è stato esteso anche ai dipendenti e ai pensionati che esercitano una professione in qualità di libero professionista, a patto che il reddito non superi i limiti imposti dalla legge.

Infine, il regime forfettario è stato liberato del limite di durata. Con questa novità si potrà godere di questo regime fiscale agevolato fintanto che perdurano i requisiti richiesti per ottenerlo.

Quali sono gli obblighi del regime forfettario

Pur se in caso di regime forfettario, l’INPS richiede comunque il versamento dei contributi.

Ovviamente le contribuzioni INPS cambiano a seconda del tipo di operatore economico, libero professionista o impresa, ma con il regime forfettario è previsto uno sconto di circa il 35% dell’importo dovuto.
Sono tasse che vanno pagate obbligatoriamente, poiché servono a coprire, per esempio, le malattie o gli infortuni sul lavoro.

Date, però, le lungaggini burocratiche che l’INPS richiede per elargire questi contributi a chi ne ha bisogno, non sono pochi quelli che preferiscono attivare una polizza per lavoratori che possa garantire una copertura nel caso di incidenti sul lavoro.