Primo rischio assoluto: Cosa Significa?

Data pubblicazione: 2019-11-20
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Primo rischio assoluto: Cosa Significa?

Assicurazione primo rischio assoluto: Cosa vuol dire?

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Quando parliamo di assicurazioni, una cosa molto importante da capire è come viene calcolato il risarcimento. Questo è fondamentale se succede davvero un danno coperto dalla polizza. Bisogna capire se la polizza funziona a valore intero, a primo rischio assoluto o a primo rischio relativo. In questo articolo spiegheremo cosa significa ognuna di queste opzioni.

Polizza a Valore Intero

La polizza a valore intero è un tipo di assicurazione dove il valore assicurato deve essere uguale al valore reale del bene. Ad esempio, se assicuri un quadro che vale 20.000 euro, la somma assicurata deve essere esattamente 20.000 euro. Non puoi assicurare il bene per un valore maggiore o minore.

Questo tipo di polizza si usa spesso per assicurare case o beni di valore noto. È ideale per chi conosce bene il valore dei propri beni e vuole avere un risarcimento che corrisponda al valore reale in caso di danni o perdita. Però, il valore di mercato dei beni può cambiare nel tempo per via dell'usura, del deterioramento o della rivalutazione. Per questo motivo, è necessario aggiornare la polizza ogni anno per mantenere il valore assicurato uguale al valore reale del bene.

Inoltre, con la polizza a valore intero non è possibile assicurare solo una parte del bene: bisogna assicurare tutto il bene. Questo garantisce che, in caso di danno, il risarcimento coprirà l'intero valore del bene assicurato.

Polizza a Primo Rischio Assoluto e Relativo

La polizza a primo rischio assoluto è diversa dalla polizza a valore intero. In questo caso, non importa quale sia il valore reale del bene. Ciò significa che l'assicurazione pagherà una somma prestabilita, decisa quando si stipula la polizza, indipendentemente dal valore effettivo del bene.

Con una polizza a primo rischio assoluto, la compagnia assicurativa deve pagare l'importo concordato, anche se questo è maggiore del valore reale del bene o della somma necessaria per riparare i danni. Questo tipo di polizza non segue la regola proporzionale, cioè il risarcimento non dipende dal rapporto tra il valore assicurato e il valore del bene.

Il limite massimo di risarcimento è definito dal massimale della polizza. La polizza a primo rischio assoluto è perfetta per chi vuole proteggere i propri beni senza preoccuparsi della regola proporzionale. In molti casi, chi stipula la polizza spera che, in caso di danno, non venga danneggiato tutto il bene, ma solo una parte.

Per le polizze a primo rischio relativo, invece, bisogna indicare due valori: il valore assicurato e il valore assicurabile. Il valore assicurato è la somma massima che la compagnia può pagare, mentre il valore assicurabile è il valore totale dei beni coperti dalla polizza. Se, al momento del danno, il valore assicurabile è più alto del valore assicurato, il risarcimento viene ridotto secondo la regola proporzionale.

Differenze tra le Tipologie di Polizza

Le principali differenze tra queste polizze riguardano come viene calcolato il risarcimento e che tipo di copertura offrono. La polizza a valore intero richiede che il valore assicurato sia sempre aggiornato e uguale al valore reale del bene. Questa è la scelta migliore per chi conosce bene il valore dei propri beni e vuole assicurare l'intero valore.

La polizza a primo rischio assoluto è più flessibile. Non è necessario conoscere il valore preciso del bene per assicurarlo. L'importante è stabilire un importo che la compagnia pagherà in caso di danno. Questa polizza non segue la regola proporzionale, quindi il risarcimento è sempre quello stabilito, indipendentemente dal valore del bene.

Infine, la polizza a primo rischio relativo unisce alcuni aspetti delle altre due. Qui bisogna indicare sia il valore assicurato che il valore assicurabile. Se il valore assicurabile è più alto del valore assicurato, il risarcimento viene ridotto proporzionalmente. Questo significa che la compagnia pagherà solo una parte del danno, in base al rapporto tra il valore assicurato e il valore assicurabile.

Quando Scegliere una Polizza a Primo Rischio Assoluto?

La polizza a primo rischio assoluto è una buona scelta se vuoi semplificare il calcolo del risarcimento e vuoi evitare la regola proporzionale. Questo tipo di polizza offre più sicurezza sul risarcimento che si otterrà, poiché la somma è stabilita in anticipo e non dipende dal valore del bene al momento del danno.

È particolarmente utile per beni il cui valore è difficile da determinare o che cambia nel tempo. Ad esempio, è utile per chi ha beni il cui valore può oscillare o per chi vuole una copertura semplice e chiara.

Un altro vantaggio di questa polizza è che, anche se il danno è solo parziale, il risarcimento sarà comunque quello stabilito, fino al massimale concordato. Questo è importante per chi vuole assicurarsi che, anche in caso di danno limitato, ci sia abbastanza copertura per riparare o sostituire il bene.

Esempi Pratici di Primo Rischio Assoluto

Per capire meglio come funziona una polizza a primo rischio assoluto, vediamo qualche esempio. Immagina di avere un macchinario il cui valore è difficile da stimare. Decidi di assicurarne una parte, con un massimale di 10.000 euro. Se il macchinario subisce un danno parziale, la compagnia pagherà fino a 10.000 euro, anche se il valore del danno è inferiore o superiore a questa somma.

Un altro esempio riguarda i negozi. Un negozio può scegliere una polizza a primo rischio assoluto per assicurare una parte del proprio inventario. In caso di furto o danno, il risarcimento sarà quello stabilito in polizza, indipendentemente dal valore totale dei beni presenti nel negozio.

Questo tipo di polizza offre molta flessibilità e semplicità, ed è ideale per chi vuole una soluzione chiara e sicura per proteggere i propri beni.