I contributi INPS, Tutto Quello che c’è da Sapere
Ecco come controllare i versamenti Inps
Indice
I contributi INPS sono delle tasse obbligatorie per tutti i lavoratori.
Con questi versamenti si possono coprire non soltanto le quote pensionistiche, per quando l’impiegato dovrà andare in pensione, ma anche tutte le altre spese accessorie della vita lavorativa, le cosiddette coperture assistenziali, come i contributi alla disoccupazione o contro gli infortuni sul lavoro o come copertura per l’assenza per malattia.
Proprio contro queste due ultime possibilità, un numero sempre maggiore di persone preferisce stipulare una polizza infortuni che possa coprire le mancanze economiche dovute alle gravi conseguenze degli infortuni che, nei fatti, bloccano temporaneamente o permanentemente la possibilità di lavorare e quindi di guadagnare.
Ritornando ai contributi INPS, questi sono obbligatori per gli impiegati privati e pubblici (il calcolo è già compreso nella busta paga, è questa una delle tasse che più pesa sulla differenza tra stipendio lordo e netto), così come per i liberi professionisti, tranne per quelli con cassa autonoma.
Questi ultimi sono per esempio gli avvocati, gli infermieri, i farmacisti e in genere tutti quei professionisti che hanno una loro cassa di previdenza autonoma.
Tutti gli altri liberi professionisti senza cassa sono tenuti a pagare solo i cosiddetti contributi a percentuale, ossia a gestione separata, mentre i commercianti e gli artigiani devono versare sia i contributi fissi che quelli a percentuale.
Contributi INPS 2017, cosa cambia per commercianti e artigiani
I contributi INPS 2017 a percentuale sono stati comunicati con la circolare n. 22 del 31 gennaio 2017, nella quale vengono specificati gli importi e le aliquote da versare per commercianti e artigiani.
Le aliquote hanno subito un rialzo dello 0,45% rispetto allo scorso anno, mentre il reddito minimo su cui calcolare i contributi resta invariato a 15.548€.
Per artigiani e commercianti di età superiore ai 21 anni l’aliquota è del 23,55% per gli artigiani e di 23,64% per i commercianti con redditi fino a 46.123€, mentre diventano rispettivamente di 24,55% e di 24,64% per importi superiori.
Per artigiani e commercianti di età inferiore ai 21 anni, invece, l’aliquota è del 20,55% per gli artigiani e di 20,64% per i commercianti con redditi fino a 46.123€, mentre diventano rispettivamente di 21,55% e di 21,64% per importi superiori.
Le scadenze sono poste al 16 maggio, 21 agosto, 16 novembre 2017 e 16 febbraio 2018 per i contributi dovuti sul minimale.
I contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale vanno invece versati entro i termini previsti per il versamento dell’Irpef a titolo di saldo 2016, primo e secondo acconto 2017.
Contributi INPS, la gestione separata come funziona?
Come già detto in merito ai contributi INPS, la gestione separata è destinata a tutti quei lavoratori autonomi senza una specifica cassa previdenziale di riferimento, ma non solo.
Alla gestione separata devono iscriversi anche tutti i medici con contratto di formazione specialistica, i volontari del Servizio Civile Nazionale, i venditori a domicilio, i lavoratori autonomi occasionali il cui reddito abbia superato i 5.000€ annui e quasi la totalità dei contratti a collaborazione coordinata e continuativa.
Per ottenere la Gestione Separata, bisogna effettuare l’iscrizione nell'apposita pagina disponibile sul sito dell’INPS.
Contributi INPS, come controllare i contributi versati?
Grazie al portale dell’ente di previdenza italiano, oltre ad attivare la Gestione Separata, si possono ottenere molti altri servizi rispetto ai contributi INPS, come controllare i contributi versati per esempio.
Per eseguire questa operazione, basta accedere alla propria area personale con il PIN fornito dall’INPS e verificare lo stato della regolarità dei contributi versati grazie al documento Estratto conto contributivo.