Cos’è la Partita IVA per i Medici?

Data pubblicazione: 2018-06-29
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Cos’è la Partita IVA per i Medici?

Tutto sulla partita IVA per i medici, a cosa serve e come richiederla

Indice

Come ormai è risaputo la professione dei medici è non solo da inquadrarsi nel settore della pubblica sanità, ma può essere anche esercitata presso cliniche private tramite partita iva: sì, come i liberi professionisti. Ecco allora quello che c’è da sapere sulla partita Iva per medici.

Ovviamente non è così semplice riuscire in una carriera del genere, perché il medico privato ha bisogno di un’assicurazione medica che ha costi molto alti, ricopribili solo con un’alta e proficua esercitazione, che dipende dalla bravura e dalle capacità del dottore nel sapersi prendere incarichi in buone cliniche.

Come definire un medico dal punto di vista burocratico?

Abbiamo detto che ci sono medici di pubblica sanità e medici che esercitano nel privato con partita iva, ma in realtà possiamo affermare che ci sono sostanzialmente 4 modi per esercitare la professione di medico:

  • attività di libero professionista: in questo caso l’attività si svolge in proprio in uno studio medico privato, senza vincoli di nessun genere con gli ospedali e le aziende ospedaliere; occorre convenzionarsi con il Servizio Sanitario Nazionale;
  • lavoro a tempo pieno: il medico firma un vero e proprio contratto di lavoro a tempo pieno con l’ospedale o l’azienda ospedaliera privata, la casa di cura o il laboratorio analisi, con un rapporto di subordinazione stante alle norme interne;
  • attività miste: il medico svolge attività lavorative sia in maniera dipendente presso un’azienda ospedaliera o altre attività private, che in maniera indipendente nel proprio luogo di lavoro;
  • studio associato di medici: anche in questo tipo di modalità è necessario che tutti i medici siano iscritti all’Ordine dei medici competente, qualunque sia la loro specializzazione, ed è necessario costituire tale associazione tramite un contratto registrato. Il protocollo prevede che non si possano svolgere attività in associazione con ausiliari sanitari come infermieri o ottici;

Partite iva e medici: che bisogna fare per essere in regola con il fisco?

I medici devono possedere una partita iva e seguire tutte le procedure per essere in regola con il fisco e la burocrazia qualora volessero svolgere l’attività in proprio o l’attività “mista”.

In primo luogo, com’è scontato che si sappia, è necessario iscriversi all’albo professionale previsto per la categoria di medico, dopo aver conseguito gli studi e le relative specializzazioni previste per la categoria nello specifico.

Successivamente è possibile avviare le richieste di messa in regola con due passaggi fondamentali:

  • aprire partita iva per libero professionista;
  • iscriversi all’Enpam: la cassa professionale di competenza;

Per aprire una partita iva per medici è sufficiente recarsi presso l’Agenzia delle Entrate munendosi del proprio numero identificativo in maniera gratuita.

Si consiglia la guida di un dottore commercialista professionista che sia anche in grado di verificare la possibilità di accesso a regimi agevolati e illustrare gli aspetti fiscali della professione di medico. 

Si ricorda che è strettamente necessario e obbligatorio richiedere un’assicurazione  rc medici, che riserva le funzioni di garanzia di risarcimento di ogni eventuale danno causato a terzi o a sé stessi nell’atto di un’operazione, una visita medica, insomma in ogni ambito lavorativo.