Responsabilità Medica ed Errori: Come Comportarsi

Data pubblicazione: 2024-07-22
Tempo di lettura stimato: 7 minuti
Responsabilità Medica ed Errori: Come Comportarsi

Quando si può parlare di responsabilità medica e cosa dice la legge sull’argomento

Indice

La responsabilità medica riguarda gli operatori sanitari. Si riferisce ai danni causati ai pazienti da errori o omissioni durante l'esercizio delle loro funzioni.

Nozione di Responsabilità Medica

La responsabilità medica si verifica quando c'è un nesso causale tra il danno al paziente e la condotta dell'operatore sanitario. Questo include inefficienze e carenze della struttura sanitaria. Questo rapporto è complesso e centrale per il diritto alla salute. Include tutte le prestazioni mediche: diagnostiche, preventive, ospedaliere, terapeutiche, chirurgiche, estetiche, e assistenziali.

Il concetto di responsabilità medica copre anche le azioni finalizzate a lenire la condizione di un malato incurabile o a prevenire malattie. Se gli effetti non sono quelli sperati, si possono attribuire responsabilità penali o civili ai sanitari.

Le riforme legislative recenti, come la legge Balduzzi e la legge Gelli-Bianco, hanno modificato la relazione tra medico e paziente, ponendo l'accento sulla volontà e autonomia del paziente. Il consenso informato è essenziale. Senza di esso, si può configurare una responsabilità medica specifica.

Gli Elementi della Responsabilità Medica

Per comprendere la responsabilità medica, è utile il concetto di "malpractice". Questo evidenzia gli elementi che determinano una pratica sanitaria non corretta.

La Colpa

La colpa indica l'obbligo di rispondere delle conseguenze di una condotta illecita. Può trattarsi di:

  • Responsabilità morale: sospensione di principi etici.
  • Responsabilità amministrativo-disciplinare: violazione di obblighi relativi al servizio prestato.
  • Responsabilità giuridica: violazione di una norma penale o civile.

La colpa può essere generica o specifica. La colpa generica comprende:

  • Negligenza: superficialità e disattenzione.
  • Imprudenza: condotta avventata o temeraria.
  • Imperizia: scarsa preparazione professionale.

La colpa specifica riguarda la violazione di norme che il medico doveva osservare.

Il Nesso di Causalità

Accertare una condotta colposa non è sufficiente per attribuire responsabilità. È necessario un nesso eziologico tra l'errore e il danno subito dal paziente. La causalità tra condotta ed evento può essere complessa. Alcune patologie possono presentare complicanze non dipendenti dalla condotta medica.

Ma che cosa si intende precisamente per responsabilità medica?

Entrando nel merito, laddove si parla di responsabilità dei medici, ci si riferisce a quella tipologia di responsabilità che è diretta conseguenza dei danni che vengono arrecati ad un paziente quando un medico commette un errore, o si macchia di omissione e non interviene in soccorso.

Applicare nella maniera corretta le conoscenze mediche può fare la differenza, e consente di salvare una vita, è di questo che ha la responsabilità un buon medico, o comunque per estensione un operatore sanitario, nell'esercizio della professione

La responsabilità medica al centro della riforma Gelli

La riforma Gelli, entrata in vigore nel 2017, ha rivisitato il concetto di responsabilità medica introducendo norme specifiche che escludono la responsabilità penale dei medici per imperizia,

nel caso in cui dimostrino di aver seguito con molta attenzione le linee guida elaborate dall'Istituto superiore di sanità.

In sede civile il personale medico, che opera all'interno di una struttura sanitaria, ha una precisa responsabilità in caso di colpa, come stabilisce l'art. 2043 del codice civile, mentre la struttura che lo ospita risponde soltanto in considerazione della responsabilità contrattuale.

La responsabilità medica mette di fronte il professionista sanitario a tutta una serie di possibili danni

che considerano l'errore diagnostico, e quello che è conseguenza dell'errore terapeutico, oppure quello che deriva dall' omessa vigilanza e simili.

Come agire in caso di errore medico

Ed è ancora la riforma Gelli a tracciare un percorso ben preciso nel caso di errore medico, stabilendo come un paziente può agire.

Gli errori purtroppo non sono rare eccezioni nella professione medica, ma quando il danno è responsabilità del personale sanitario allora è giusto chiedere un risarcimento.

A marzo del 2017, con l'entrata in vigore della legge Gelli, si è fatta chiarezza sulla responsabilità medica grazie ai 18 articoli che compongono la norma e definiscono come deve agire un paziente in caso di errore medico.

Se il medico ha commesso un errore il paziente deve necessariamente approfondire e recuperare i documenti del caso, come ad esempio la cartella clinica, per disporre di prove certe.

Può risultare determinante chiedere aiuto ad un esperto come un avvocato, che interpellerà un medico legale per disporre una perizia.

Quando si è fatta chiarezza, e si hanno prove schiaccianti non resta che proporre un accordo, di norma davanti ad un giudice.

Ed è a quel punto che si prevedono due strade parallele. La prima è la strada che porta diritti alla conciliazione, trovando un accordo fra le parti, da un lato medico e struttura e dall'altra il paziente.

Oppure una seconda possibilità è quella di intentare una causa per ottenere un giusto risarcimento.

La Responsabilità Civile del Medico

La responsabilità civile può essere extracontrattuale o contrattuale. La responsabilità contrattuale deriva da un rapporto obbligatorio preesistente. La responsabilità extracontrattuale esclude la contrattualità con il paziente.

Nella responsabilità contrattuale, il medico ha un obbligo di mezzi, non di risultato. Deve utilizzare i mezzi scientifici più idonei. Il fallimento di una terapia non implica automaticamente una responsabilità, a meno che non ci sia prova di un nesso causale tra la condotta e il danno.

La Responsabilità Penale del Medico

La riforma ha modificato la responsabilità penale del medico. L'art. 6 della legge Gelli-Bianco abroga l’art. 3 della legge Balduzzi e introduce l'art. 590-sexies. Questo elimina il riferimento alla colpa lieve e limita la scriminante ai casi di colpa per imperizia.

La Responsabilità Civile del Medico

La legge Gelli-Bianco distingue la responsabilità della struttura sanitaria (contrattuale) da quella del medico (extracontrattuale). Questo è un vantaggio per i medici, poiché nella responsabilità extracontrattuale il paziente deve provare il danno e il nesso causale.

La Determinazione del Danno

Il danno conseguente all’attività sanitaria è risarcito sulla base delle tabelle del codice delle assicurazioni private. La condotta medica e il rispetto delle linee guida sono rilevanti per l'accertamento della colpa e la quantificazione del danno.

Deflazione del Contenzioso

La riforma mira a ridurre il contenzioso introducendo un tentativo obbligatorio di conciliazione. Se fallisce, la domanda può essere proposta nelle forme del procedimento sommario di cognizione. Le imprese di assicurazione devono partecipare alla conciliazione e formulare un'offerta di risarcimento.

L’Azione di Rivalsa e di Responsabilità Amministrativa

Le strutture sanitarie e le imprese assicuratrici possono esercitare azioni di rivalsa e di responsabilità amministrativa contro i sanitari solo in caso di dolo o colpa grave. Queste azioni devono essere instaurate entro un anno dal pagamento del risarcimento.

Aspetti Assicurativi

Le strutture sanitarie devono avere una copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e verso i prestatori d’opera. Anche i sanitari devono avere una copertura assicurativa. I pazienti possono esercitare azione diretta contro l'assicurazione entro i termini di prescrizione.

La riforma ha istituito un Fondo di garanzia per i danni derivanti da responsabilità sanitaria. Nei giudizi civili e penali, la consulenza tecnica deve essere affidata a un collegio di medici legali e specialisti.

Infine, la legge valorizza le pratiche di risk management per preservare la sicurezza delle cure. I relativi atti sono vincolati a una riservatezza interna, tutelando gli operatori sanitari e agevolando la collaborazione con le istituzioni.

La responsabilità medica è un tema complesso e delicato. Le recenti riforme hanno cercato di bilanciare i diritti dei pazienti con la protezione dei medici, promuovendo la sicurezza e l'efficacia delle cure sanitarie in Italia.

Un'assicurazione professionale aiuta il medico a tutelarsi

L'assicurazione Rc professionale riservata ai medici non è soltanto una forma di copertura obbligatoria ma anche un salvagente importante, per garantirsi un supporto perfetto e lavorare con serenità.

Ma un'assicurazione medici ecco cosa copre?

Di fatto si tratta di una polizza che copre le richieste di risarcimento danni di natura estetico-fisionomica, che sono la conseguenza diretta di un errore tecnico cagionato involontariamente per negligenza, imprudenza e imperizia.