Guida completa alle polizze dormienti
Tutto sulle polizze dormienti, che cosa sono e come riattivarle per avere il risarcimento
Indice
Il termine polizze dormienti si riferisce ai prodotti assicurativi del ramo vita per intendere quelle assicurazioni che non sono state riscosse dal contraente e giacciono presso la compagnia assicurativa in attesa o della prescrizione o della riscossione da parte degli eredi.
Si tratta di ipotesi che si verificano in genere dopo il decesso dell’assicurato nel caso in cui questi non abbia informato gli eredi dell’esistenza di una polizza e che pertanto rimangono non riscosse.
Il periodo della riscossione è soggetto a prescrizione, per questo nel corso degli ultimi anni l’Istituto di Vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) ha chiesto non solo di innalzare il termine, ma anche di poter accedere agevolmente all’anagrafe nazionale della popolazione residente per accertare gli eventuali decessi e procedere con la riscossione del premio da parte dei legittimi eredi.
Novità sono state anche introdotte dal decreto fiscale 2018 che ha, di fatto, attivato una procedura automatica affinché da adesso in poi siano le stesse Compagnie assicurative ad attivarsi in caso di decesso dell’assicurato per procedere con il rimborso nei confronti dei legittimi eredi. Di seguito una guida completa sull’argomento.
Che cosa sono le polizze dormienti
Con polizze dormienti si indicano le polizze assicurative stipulate in genere a fini di investimento che rimangono non riscosse presso le compagnie a causa in genere di una morte improvvisa, oppure per dimenticanza.
Le polizze vita dormienti quindi non sono riscosse perché nessuno ne conosce l’esistenza. Purtroppo però i diritti da queste derivanti (le somme maturate nel corso degli anni con l’investimento) sono soggetti a prescrizione: 10 anni dal decesso dell’assicurato o dalla scadenza del contratto.
Oltre questo termine le compagnie assicurative devono “spostare” le somme al Fondo Rapporti Dormienti istituito all’interno della Consap.
Polizze vita dormienti: cosa fare per avere il rimborso
Nel caso in cui ci si accorga di essere legittimi eredi di una polizza vita dormiente, cosa bisogna fare per avere il rimborso?
In realtà la prima cosa da fare è sempre quella di informarsi riguardo eventuali polizze vita dormienti a vostro favore, consultando l’apposito servizio di ricerca sul sito dell’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) oppure chiedendo informazioni direttamente alla banca o alla compagnia assicurativa del familiare defunto. La ricerca può individuare solo se è il vostro nome a comparire tra i beneficiari, per questo in caso di decesso di un congiunto, è bene che a fare la ricerca siano tutti i parenti e non uno solo.
Esiste anche una mail della Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) per rispondere ad eventuali richieste di chiarimento sull’argomento, all’indirizzo polizzedormienti@consap.it.
Se invece siete voi a stipulare una polizza vita cosa fare è molto semplice: indicate sempre nel contratto il nome e il cognome dei beneficiari senza lasciare formule generiche come figli, eredi legittimi e simili. Meglio ancora se alla Compagnia sono lasciati tutti i recapiti come indirizzo, numero di telefono e mail. Ovviamente poi la cosa migliore per assicurarsi che il beneficiario incassi il rimborso, è sempre quella di informarlo riguardo il beneficio.
Polizze dormienti e rimborsi: le novità
Nel corso degli anni è stato lo stesso legislatore a intervenire per aiutare i legittimi eredi a riscuotere le polizze vita dormienti. Un primo intervento, nel 2012 ha portato da 2 a 10 gli anni per la prescrizione del rimborso, quindi ci sono stati interventi che hanno agevolato la riscossione di premi ritenuti prescritti e quindi persi.
Secondo un’indagine dell’IVASS del 2017, sono circa 4 milioni le polizze dormienti che forse non potranno essere mai riscosse, per questo l’Istituto ha chiesto una legge che permetta alle Compagnie assicurative di accedere all’anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) affinché queste procedano con una consultazione dati annuale per provvedere direttamente al rimborso delle somme nel caso i contraenti risultino morti.
Polizze dormienti e decreto fiscale 2018
Ad accogliere le richieste dell’IVASS in materia di polizze dormienti è stato il decreto fiscale 2018 che ha inserito la disposizione che obbliga le imprese di assicurazione entro il 31 dicembre di ogni anno a verificare tramite Agenzia delle entrate, l’esistenza degli assicurati delle polizze vita o infortuni o comunque titolari di prodotti di investimento assicurativo.
In caso di accertamento del decesso del contraente, il decreto fiscale ha stabilito anche che la compagnia assicurativa attivi tutte le procedure necessarie per rimborsare la somma assicurata al beneficiario (compresa la ricerca dello stesso nel caso in cui nel contratto non siano indicati i suoi dati). Le compagnie inoltre, entro il 31 marzo dell’anno successivo dovranno anche comunicare all’IVASS gli eventuali rimborsi effettuati a favore di beneficiari in caso di morte del contraente.
Una procedura, questa, prevista in realtà anche per le banche in materia di conti correnti dormienti.
Nel momento in cui sarà poi completata l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, per verificare eventuali decessi, le compagnie assicurative dovranno accedere obbligatoriamente all’ANPR almeno una volta l’anno.