Infortunio in Itinere: Quando l’Auto non Serve...
Infortunio in itinere e uso dell’auto privata, cosa dice la Corte di Cassazione
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Durante il percorso ricoperto quotidianamente per raggiungere il luogo di lavoro il dipendente è soggetto al verificarsi di tutta una serie di problematiche, fra cui spiccano incidenti e sinistri, che la normativa cataloga come infortuni in itinere.
L'infortunio in itinere è un danno ma non sempre risultano chiari gli elementi che lo contraddistinguono e spesso la questione risulta intricata soprattutto in tema di risarcimento.
A chiarire i dubbi che ruotano attorno all'infortunio in itinere è intervenuta la Corte di Cassazione, che ha identificato regole specifiche e la necessaria coesistenza di determinati elementi perché la domanda di risarcimento del danno possa essere presa in esame.
Nell'esprimersi la Suprema Corte considera espressamente:
- “la sussistenza di un nesso eziologico tra il percorso seguito e l'evento, nel senso che tale percorso costituisca per l'infortunato quello normale per recarsi al lavoro e per tornare alla propria abitazione;
- la sussistenza di un nesso almeno occasionale tra itinerario seguito e attività lavorativa, nel senso che il primo non sia dal lavoratore percorso per ragioni personali o in orari non collegabili alla seconda;
- la necessità dell'uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore per il collegamento tra abitazione e luogo di lavoro, considerati i suoi orari di lavoro e quelli dei pubblici servizi di trasporto”.
Infortunio in itinere: l'auto non viene considerata un "mezzo normale"
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione se il luogo di lavoro è raggiungibile a piedi, o comodamente utilizzando il trasporto pubblico, l'uso dell'auto privata di proprietà da parte del lavoratore non risulta appropriato.
L'auto infatti non viene considerata un mezzo “normale” per raggiungere il luogo di lavoro.
L'utilizzo del mezzo privato è previsto e concesso solo in due circostante specifiche ovvero quando:
- non ci sono mezzi pubblici che consentano al lavoratore di raggiungere il posto di lavoro;
- i mezzi pubblici coprono la tratta ma hanno orari diversi da quelli utili al lavoratore per arrivare puntuale sul luogo di lavoro;
- l'utilizzo dei mezzi pubblici crea un disagio notevole se rapportato alle esigenze di vita del lavoratore.
Vengono esclusi gli infortuni in itinere se causati per:
- mancanza di regolare abilitazione alla guida;
- abuso di alcolici e psicofarmaci;
- un uso non prescritto a scopo terapico di stupefacenti ed allucinogeni;
- violazione dei termini previsti dal codice della strada.
Gli infortuni sul lavoro: meglio prevenirli o assicurarsi
Accanto all'infortunio in itinere esiste una lunga lista di possibili danni ed incidenti che possono coinvolgere suo malgrado il lavoratore.
Per garantire una protezione al lavoratore la legge prevede specifiche assicurazioni obbligatorie e il mercato assicurativo mette a disposizione prodotti volontari ad integrazione.
Sul posto di lavoro è necessario rispettare norme ed obblighi specifici in tema di prevenzione, a tutela della sicurezza e della salute di chi lavora.
Per sapere di più qui è possibile vedere come prevenire gli infortuni sul lavoro.
Le conseguenze di un infortunio sul lavoro possono creare gravi disagi e soprattutto impedire il regolare svolgimento dell'attività per uno o più giorni.
Gli incidenti possono coinvolgere il lavoratore sul luogo di lavoro o, come detto, durante il tragitto che deve essere compiuto per recarsi sul luogo di lavoro o tornare a casa, ma una copertura assicurativa garantisce un importante supporto.