Le Novità Riguardo il Bollo Auto 2019
Come funzionerà il bollo auto 2019 secondo la nuova legge di bilancio
Indice
Novità in cantiere per il bollo auto 2019.
Prevista per l'anno in corso la novità più consistente, ovvero quella relativa al calcolo del bollo, potrebbe slittare al 2019.
Una variazione che coinvolge l'ambiente infatti il bollo non sarà più calcolato in base alla potenza ma al livello di inquinamento prodotto dalla vettura di proprietà.
Il bollo auto 2019 sarà inserito nella nuova legge di bilancio, ancora allo studio del Governo, e con tutta probabilità subirà tagli netti per le esenzioni parziali e totali, e possibili aumenti.
Un bollo auto più caro per chi possiede le auto più inquinanti non è affatto escluso.
Si tratta di una strategia ben precisa volta ad incentivare l'utilizzo delle auto ecosostenibili, amiche dell'ambiente.
La tassa che colpisce la proprietà del bene, e non l'utilizzo della vettura, ogni anno viene messa in discussione ipotizzando un inserimento nella legge di bilancio per rinnovarne la veste.
Il bollo auto è inviso alla maggior parte degli italiani, che lo vedono come fumo negli occhi, quel che è certo è che nessun governo ne ipotizza l'abolizione, la discussione ruota soltanto attorno alle ipotesi di revisione dei metodi di calcolo.
Se lo devi ancora pagare meglio non attendere oltre, scopri come funziona e leggi qui come calcolare il bollo auto.
Come potrebbe variare il bollo auto 2019
In termini di novità per saperne di più non resta che attendere la redazione della legge di bilancio.
Quel che sembra più probabile è che il governo punti ad un aumento del bollo per le vetture che appartengono a categorie quali Euro 1, Euro 2 e Euro 3.
Una scelta a favore dell'ambiente ancora prima che un'ipotesi per fare cassa.
Una soluzione per disincentivare l’utilizzo di veicoli inquinanti e invece favorire l'acquisto e la messa su strada delle auto meno inquinanti quali Euro 4, Euro 5 e Euro 6.
Molte regioni in Italia hanno già dichiarato guerra alle auto diesel con limitazioni in termini di circolazione nei centri cittadini.
Le classi di inquinamento delle vetture sono state introdotte a partire dal 1991 in concomitanza all'emanazione di specifiche direttive europee, il cui intento era quello di limitare le emissioni inquinanti e nocive nell'aria.
Le disposizioni volute dall'Unione Europea hanno permesso di fissare le classi di appartenenza a cui fanno riferimento le case produttrici nel mettere sul mercato le auto.
Per calcolare l'incidenza del bollo nel bilancio degli italiani è necessario moltiplicare la potenza Kw o CV del motore del veicolo per la tariffa unitaria per Kw, resa nota dalla provincia.
È possibile calcolare il costo andando direttamente sul sito online dell'Agenzia delle Entrate.
Le esenzioni in vigore
Attualmente sono in vigore tutta una serie di esenzioni che permettono ad alcune categorie di non pagare il bollo.
Si tratta di veicoli intestati ad una persona disabile oppure ad un soggetto che ha un disabile a carico fiscale.
Sono esentate dal pagare il bollo le persone che hanno gravi patologie come ad esempio il sordomutismo, una disabilità psichica con relativa indennità di accompagnamento, una disabilità motoria, che prevede anche il riadattamento del veicolo, ed una disabilità fisica che preclude o limita pesantemente la deambulazione.