Direttiva Europea per le RC Auto: Importi di Copertura Minimi
Direttiva Rc Auto Europea e gli aggiornamenti 2018, come si vuole unificare l'Europa in campo assicurativo e in che modo
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Copertura minima Rc auto: è del 24 maggio 2018 la proposta della Commissione Europea (consultabile sul suo sito in ben 24 lingue) che se ne occupa e che va a modificare la Direttiva 2009/103/EC sull'assicurazione dei veicoli.
Lo spirito che anima la Commissione Europea in questa proposta è quello di unificare in tutti gli Stati membri la copertura dell'assicurazione auto e di inserire l'assicurazione obbligatoria anche per le biciclette elettriche a pedalata assistita con potenza minima di 250 Watt, per i segway (mezzi di trasporto a trazione elettrica per trasporto individuale) e simili.
È semplice capire le motivazioni se consideriamo il fatto che proprio a bordo di un segway, il titolare dell'azienda che li produce, è morto nel 2010.
La Direttiva europea per le Rc auto 2009/103/EC già prevede degli importi minimi di copertura delle polizze assicurative. Perché? Per evitare che uno stesso incidente sia pagato in maniera diversa a seconda dello Stato in cui avviene perché questo creerebbe diversità di diritti delle vittime.
La Commissione, pur ritenendo la Direttiva originale valida, ritiene che debbano essere apportate delle modifiche che riguardano l'aumento dei diritti a protezione delle vittime di incidenti stradali quando l'assicuratore è insolvente, il migliorare il riconoscimento delle attestazioni di sinistralità passata tra gli Stati membri, i controlli per contrastare la circolazione di veicoli non assicurati e l'armonizzare gli importi minimi di copertura che, ad oggi, risultano ancora differenti tra gli Stati (in particolare sono 13 i Paesi che devono adeguarsi).
La copertura minima Rc auto
L'art. 9 della Direttiva stabilisce gli importi minimi di copertura di una Rc auto (1.000.000 € per vittima e 5.000.000 per sinistro). Questo assicura a tutte le vittime di incidenti in tutta l'UE parità di trattamento.
Gli importi della copertura minima di una Rc auto possono, però, essere anche più elevati di quelli stabiliti dalla Direttiva anche se, non tutti i 13 Stati con importi obbligatori, hanno seguito questa linea di pensiero.
Insolvenza dell'assicuratore e copertura minima Rc auto
Ogni stato membro deve istituire degli organismi di indennizzo per coprire i costi che derivano da incidenti causati da veicoli non assicurati oppure non identificati. Anche se, per aumentare il contrasto tra buona volontà e stato dei fatti, questi organismi non sono ancora obbligati a coprire i costi che derivano dai sinistri se l'assicuratore del veicolo responsabile dell'incidente sia insolvente. Questo vuol dire che le vittime, molto probabilmente, non verranno risarcite.
Qui però si pone un problema nel momento in cui l'assicuratore dia la possibilità di sottoscrivere una polizza transfrontaliera perché, in una serie di casi di insolvenza, le vittime hanno riscontrato forti ritardi nei pagamenti degli indennizzi, nel frattempo che la giurisprudenza nazionale stabiliva responsabilità e quota di indennizzo.
Copertura minima Rc auto e Sinistralità passata
Al fine di semplificare il passaggio a un nuovo assicuratore, la Direttiva europea dispone che gli Stati sono tenuti a garantire all'assicurato un'attestazione di sinistralità passata relativa agli ultimi 5 anni anche se non esiste ancora nessun obbligo per gli assicuratori di tenerne conto per il calcolo dei premi.
Circolazione di veicoli non assicurati
La guida senza assicurazione incide negativamente sia sulle persone interessate dagli incidenti, sia, economicamente, sui fondi di garanzia e sui contraenti (che vedono aumentare i premi nonostante l'assenza di sinistri).
Non vengono stabilite dalla Direttiva quali azioni intraprendere per la verifica di quali veicoli circolino senza assicurazione ma, gli Stati membri, hanno l'obbligo di adottare misure per ridurre la circolazione di tali veicoli. Il tutto prestando la dovuta attenzione alle normative sulla privacy.