RC Auto: Niente Multa se Mostri la Polizza sullo Smartphone
La sentenza del Giudice di Pace che autorizza a far vedere la polizza Rc Auto anche dallo smartphone
Indice
Sono in pochi a saperlo, ma il vecchio obbligo di esibire il certificato di assicurazione RC Auto sul proprio veicolo non esiste più. È possibile infatti addirittura esibirlo alle forze dell’ordine in formato digitale, con tablet o smartphone, o addirittura con una stampa non originale.
Cambia il rapporto tra i proprietari dei veicoli a motore e le vecchie polizze assicurative, grazie all’introduzione delle certificazioni digitali e ai device che possono permettere l’accertamento temporale dell’assicurazione dei veicoli.
Una novità che viene agevola chi al momento di un controllo stradale deve esibire la polizza auto: a ricordarlo, con sentenza, è stato il Giudice di Pace di Pontremoli nel 2018, sciogliendo tutti i nodi che c’erano attorno alla validità dell’esibizione in formato elettronico del certificato assicurativo.
Polizza sullo Smartphone, il caso
Tutto cominciò con il ricorso da parte di un automobilista che era stato sanzionato dai carabinieri per aver violato l'art. 180, commi 1 lettera D) e 7 lettera 10, del Codice della Strada, poiché aveva esibito il certificato attraverso il proprio telefonino. Una foto che secondo gli appartenenti all’Arma non poteva essere considerato sostitutivo della classica stampa, e pertanto decisero di sanzionare perché “sprovvisto del prescritto certificato di assicurazione obbligatoria RCA”.
Il verbale venne impugnato davanti al Prefetto: nella contestazione, l'automobilista sottolineava infatti che la sanzione era stata comminata nonostante fosse stato esibita la fotografia del certificato assicurativo. L’auto era dunque regolarmente assicurata, ma ai carabinieri non bastava l'esibizione di una copia digitale del certificato di assicurazione attraverso lo smartphone.
Stando alla ricostruzione fornita dall’automobilista in sede di ricorso, i carabinieri ritennero inidonea fotografia, procedendo pertanto alla contestazione dell'illecito e redigendo il verbale. Ma il Giudice di Pace ha accolto la richiesta della difesa dell’automobilista, secondo cui i militari avrebbero disatteso la circolare del Ministero dell'Interno - Direzione Centrale per la Polizia Stradale (Prot. n. 300/A/5931/16/106/15) del 1 settembre 2016.
Per il magistrato, i carabinieri non adottarono i criteri di accertamento previsti dal Ministero, quindi l'impugnata ordinanza prefettizia e il verbale devono intendersi affetti da illegittimità e dunque da annullare.
Polizza sul telefonino, cosa dice la circolare del ministero
Secondo la circolare, infatti, «può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell'originale del certificato di assicurazione obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell'art. 180, comma 1, lettera d) e art. 180, comma 7, C.d.S o senza che, ai sensi dell'art. 180, comma 8, C.d.S., possa essere richiesta la successiva esibizione di un certificato originale in formato cartaceo».
Inoltre, sottolinea la difesa del ricorrente, la stessa Circolare fa riferimento anche all'esibizione di una "stampa non originale" quale sufficiente ad adempiere all'obbligo previsto dalla norma; di conseguenza è evidente che la copia digitale possa essere anche non originale e ciò al fine di agevolare il più possibile un corretto rapporto collaborativo tra le forze dell'ordine e il cittadino/utente, semplificandone gli adempimenti.
Il Giudice di Pace, accogliendo il ricorso, ritiene che i Militari abbiano disatteso le direttive impartite contestando ugualmente la violazione, nonostante la prassi vigente dal 1° settembre 2016 (anche se l'episodio è avvenuto solo alcuni mesi dopo).
Il giudice, nel motivare la sentenza, scrive che «risulta chiaro che gli agenti non avrebbero potuto contestare la violazione del Codice della Strada ove il conducente avesse loro mostrato il certificato assicurativo anche con mezzi informatici. Evidente, infatti, l'esigenza sottesa dalla Circolare considerando gli attuali sistemi di sottoscrizione e pagamento delle polizze RC auto».
Il provvedimento, proveniente dal Ministero dell'Interno, deve intendersi avere efficacia di interpretazione autentica del contestato articolo 180 del Codice della Strada e, pertanto, da assumersi quale condizione legittimante o meno l’operato degli agenti.