Le Targhe alterne dagli anni ‘70 alle ordinanze di oggi
Targhe alterne: come funzionano e cosa si rischia in caso di infrazione
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Le cosiddette targhe alterne ossia il provvedimento spesso diramato dai comuni che prevede la possibilità di circolazione alternata per tutti i veicoli a motore che presentino un numero pari o un numero dispari come ultima cifra della propria targa, è un provvedimento introdotto ormai da molti anni, oltre 40, volto a ridurre in maniera sensibile sia il numero di autoveicoli in circolazione sulle strade che, di conseguenza, lo smog che esse producono.
Le targhe alterne furono introdotte negli anni ‘70 a causa non dell’inquinamento che le auto producevano, come erroneamente siamo portati a credere, ma come misura di austerity a causa della crisi petrolifera degli anni 70.
Mutuata da un’idea statunitense in voga in quel periodo, dal 10 marzo 1974, ogni domenica, alternativamente, potevano circolare per le strade solo i veicoli con targa pari e dispari. Mai insieme.
Dopo alcuni anni di abbandono della restrizione, il provvedimento è tornato in auge negli anni 80 e 90 per contrastare l’inquinamento atmosferico ed è in vigore ancora oggi in molte città.
Violare l’ordinanza di circolazione a targhe alterne comporta una sanzione che può andare dai 68,25€ ai 275,10€.
Targhe alterne a Roma
Per quanto riguarda i provvedimenti di targhe alterne a Roma, ci sono stati da ormai quasi un anno nuovi provvedimenti da parte della giunta guidata da Virginia Raggi che hanno cambiato radicalmente le logiche riguardo la circolazione urbana.
Dal primo novembre del 2016, infatti, la logica delle targhe alterne è stata abbandonata in favore di un nuovo piano che prevede il lavaggio delle strade e il riscaldamento degli edifici in modo tale da poter prevenire e contenere l’inquinamento atmosferico.
Durante il periodo invernale, quello più trafficato quando dunque si produce più inquinamento, sono stati programmati una serie di interventi mirati a ridurre il traffico in determinate zone, come ad esempio l’Anello Ferroviario, per i veicoli “Euro 2”.
Per un più dettagliato elenco delle zone a traffico limitato consigliamo di consultare il sito del Comune di Roma.
Targhe alterne: l’esempio di Palermo
Per quanto riguarda la città di Palermo, invece, la situazione è molto diversa.
Non solo le disposizioni sulla circolazione continuano a prevedere l’utilizzo del sistema di targhe alterne, ma, il Comune di Palermo ha deciso di intensificare in maniera significativa i controlli sulla circolazione.
Nella prima metà di quest’anno, difatti, le sanzioni sono state quasi 1.500 su oltre 7.000 controlli. Il Sindaco ha reso noto, inoltre, che il sistema rimarrà in vigore fino a quando non verranno ripristinate le ZTL.
Anche in questo caso, per i dettagli sulle disposizioni comunali in merito, consigliamo di consultare il sito ufficiale.