Se il Tutor è Fuori Legge le Multe vanno Pagate?

Data pubblicazione: 2018-07-27
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Se il Tutor è Fuori Legge le Multe vanno Pagate?

Le multe fatte dai Tutor fuorilegge sono legittime? Cosa cambierà per gli automobilisti

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Se la multa per eccesso di velocità è arrivata, che si tratti di tutor fuorilegge o meno, significa che si stava correndo. E correre aumenta il rischio di incidenti che, oltre ad avere conseguenze a volta anche drammatiche, fanno aumentare il premio della polizza RC auto (scopri qui come calcolare il premio RC Auto e qui come calcolare il costo dell'assicurazione auto)

Tutor fuorilegge, cosa ha stabilito la Corte d'Appello di Roma

Con la sentenza del 10 aprile n. 2275/2018, la Corte d'Appello di Roma ha stabilito che Autostrade per l'Italia non può utilizzare i tutor (per via di una questione di brevetto che vedremo in seguito), un sistema di controllo della velocità che comunque nel corso degli anni ha ridotto gli incidenti di oltre il 70%.

Come detto, il sistema usato dalla società Autostrade per l'Italia era stato già brevettato e depositato da Romolo Donnini (titolare della Craft srl) ma a quanto pare ora la società dovrà rimuovere e distruggere i tutor fuori legge. Potrebbero queste essere buone notizie per gli amanti della velocità, se non fosse che Autostrade ha già provveduto a posizionare dei nuovi tutor.

I nuovi dispositivi saranno dotati di un'occhio implacabile che riduce lo scarto di fotogrammi più di quanto facessero quelli della Craft (4%); c’è da scommettere che, da fine luglio 2018, saranno un vero flagello per i guidatori più arditi.

Le multe fatte dai vecchi Tutor vanno pagate?

Immaginate la doccia gelata che hanno ricevuto gli automobilisti multati per eccesso di velocità da un tutor dichiarato fuori legge quando hanno scoperto che le multe andavano comunque pagate entro i termini. Del resto si stava correndo con il proprio veicolo rischiando un incidente.

Perché restano valide queste multe? Semplice. I tutor erano controllati dalla Polizia di Stato e le multe venivano incassate dallo Stato italiano (art. 208 Codice della Strada).

A prescindere dalle questioni di brevetto, i tutor sono stati un sistema ottimo per controllare il rispetto dei limiti di velocità registrando ingressi e uscite, targhe, date e orari.

Funzionavano calcolando la velocità media di percorrenza tra l'ingresso e l'uscita compilando poi la multa in base alla percentuale di superamento dei limiti di velocità.

Essendo un sistema automatizzato non richiedeva la presenza fisica degli agenti e, a differenza degli autovelox, permettevano un monitoraggio fino a 25 chilometri ed erano posizionati nei tratti di strada dove si verificava il numero maggiore di incidenti.

I nuovi tutor attivi da luglio 2018

Autostrade Tech, società del gruppo Autostrade per l'Italia ha sviluppato il nuovo sistema SICVe-PM Tutor 2.0 (sistema informativo per il controllo della velocità con tecnologia plate matching) che rileverà diversi elementi allo stesso tempo per ricreare una corrispondenza tra le caratteristiche generali dell'auto (come adesivi) e non più della sola targa, che a volte risultava illeggibile e, per questo, scartata.

L'installazione di questo nuovo sistema avverrà nelle tratte con maggior traffico e, quindi, a maggior rischio incidenti. Le tratte interessate verranno decise da Autostrade e Polizia Stradale.

Questo non vuol dire che gli autovelox tradizionali smetteranno di funzionare, anzi. Per questo consigliamo sempre di guidare entro i limiti di velocità consentiti dalla legge. Non solo per le multe ma per tutelare vite umane.