Danno Patrimoniale

Ecco il significato di Danno Patrimoniale

Il codice civile prevede che chiunque cagioni ad altri un danno ingiusto è tenuto a risarcirlo.

La grande dicotomia che si è venuta delineando nel nostro sistema giuridico prevede da una parte il danno patrimoniale (e le sue relative ramificazioni) e il danno non patrimoniale.

Il danno patrimoniale, come suggerisce l’etimologia stessa della parola, fa riferimento a qualsiasi lesione che un soggetto danneggiato subisce al proprio patrimonio, e che risulta essere facilmente e immediatamente valutabile tramite criteri monetari e di mercato.

Ad esempio, nel caso di un sinistro in cui il danneggiante rechi un danno ad un soggetto terzo (danneggiato) il danno patrimoniale risulta essere il danno quantificabile economicamente e che corrisponderà a quanto necessario per riparare quanto lesionato.

Tuttavia quando si da riferimento al danno patrimoniale si deve tener conto alla distinzione tra il danno emergente, il quale individua una lesione diretta al patrimonio del soggetto danneggiato, e il lucro cessante, il quale individua una lesione al patrimonio del danneggiato che non si è ancora determinata, ma che si ritenere si determinerà in futuro a seguito di un comportamento illegittimo del danneggiante e che si tradurrà non già in una perdita nel patrimonio del creditore, quanto piuttosto in un mancato guadagno per quest’ultimo.

Il risarcimento del danno patrimoniale può determinarsi sia nel caso debitore e creditore siano legati da un rapporto contrattuale, sia nel caso i cui i due soggetti non siano legati da un rapporto contrattuale (e si parla in questo caso di responsabilità extracontrattuale).

Sebbene poi il codice civile faccia riferimento al danno cagionato da una lesione, il risarcimento di un danno patrimoniale può derivare anche da un comportamento materiale o da inadempimento.

La conditio sine qua non è possibile ottenere il risarcimento del danno è che questo sia conseguenza immediata e diretta di un comportamento del danneggiante e pertanto va sempre dimostrato, nella sede opportuna, che il pregiudizio si trova in un rapporto di causa-consegueza rispetto alla condotta del soggetto che ha provocato il danno.

Inoltre il danno va dimostrato non solo sotto il profilo del nesso casuale ma anche sotto il profilo della sussistenza e non di meno sotto il profilo della sua quantificazione.

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