Avere una vettura compatta a basso costo: questo il progetto originario della Ford Fiesta secondo la casa automobilistica statunitense iniziato nel 1969 per volere dell’allora presidente della Ford Division, Lee Iacocca.
Oggi chi acquista una Ford Fiesta, una vettura di segmento B, pensa innanzitutto a come assicurarla.
L’assicurazione di una Ford Fiesta normalmente non ha spese molto elevate in confronto alla media. Come al solito, numerose varianti incidono sul costo dell’assicurazione: tra questi, l’età del cliente, la classe assicurativa e gli eventuali incidenti negli anni precedenti.
Andiamo ora a scoprire nel dettaglio quali sono i servizi garantiti nel pacchetto assicurativo.
L’assicurazione Ford Fiesta copre i danni in caso di perdita del veicolo, fino a 24 mesi in caso di incendio, furto. E’ disponibile per chi lo volesse anche la garanzia Kasko, attiva secondo i massimali, gli scoperti e le franchigie previsti nella polizza stipulata con la vostra compagnia assicurativa. Sarete inoltre tutelati in caso di rottura o scheggiatura dei cristalli.
L’assicurazione Ford Fiesta può essere integrata grazie alla polizza “GAP+”, che offre protezione in caso di danno irreparabile o furto del veicolo. Sono assicurati gli autoveicoli nuovi oppure usati con data di prima immatricolazione inferiore ai 60 mesi dall’adesione alla polizza e quelli a uso privato o promiscuo con massima capacità di 4,7 tonnellate.
L’assicurazione Ford Fiesta comprende anche il pacchetto “Guida Protetta” contro le distrazioni alla guida. Con questa garanzia saranno coperte tutte le spese legali necessarie per la difesa in caso di disattenzioni gravi che causare anche responsabilità penali, oltre che pesanti sanzioni economiche, a carico del soggetto.
La copertura sostiene infine il soggetto che deve fare ricorso contro la sospensione della patente, un eventuale decurtazione dei punti della licenza di guida, una sanzione o un rimborso per danni arrecati a terzi.
Curiosità: Il nome in codice del progetto Ford Fiesta all’inizio era “Bobcat”. Il progetto ottenne il via libera nel 1973 in piena crisi petrolifera perché si trattava di una vettura leggera e quindi dai consumi ridotti.
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